Monumento nazionale
legge 20 dicembre 2017, n. 213

Benvenuti

La Casa-Museo Giacomo Matteotti

La Casa-Museo Giacomo Matteotti è stata istituita con la Legge 255/2004 ed è riconosciuta di importante interesse culturale (ai sensi dell’art.10 comma 3 lettera d del Codice dei Beni Culturali) come luogo di memoria che mantiene inalterate le tracce originarie della vita quotidiana di un protagonista della storia del Novecento e della sua famiglia.
Giacomo Matteotti è vissuto in questo edificio, nel quale continuarono a risiedere dopo la sua morte la madre Isabella Garzarolo, la vedova Velia Titta e i figli Giancarlo, Matteo e Isabella. Radicalmente restaurata in base al dettato della predetta legge 255/2004, la casa è ora di proprietà dell’Accademia dei Concordi per legato testamentario dei figli, mentre la gestione, in base ad una convenzione stipulata con l’ente proprietario il 26/6/2010, spetta al Comune di Fratta Polesine, che l’ha aperta al pubblico nel 2012. Con delibera n. 87 del 13/6/2006 il Comune di Fratta l’ha dotata di un Comitato scientifico al quale sono stati attribuiti compiti di indirizzo e di controllo e successivamente, con delibera n. 7 del 21/3/2012, di un Regolamento, che prevede la figura di un Direttore. Tutti gli incarichi sono a titolo gratuito. Una convenzione stipulata nel 2016 con il Dipartimento di Storia dell’Università di Padova (DiSSGeA) assicura alla Casa-Museo i necessari collegamenti scientifici e accademici.

Il portoncino laterale riporta in rilievo il simbolo con motto scelto da Giacomo Matteotti anche per la sua carta intestata Foris pugnae, intus timores (lotte di fuori, apprensioni dentro di noi) ripreso dal Nuovo Testamento, seconda lettera ai Corinzi, 7,5.

L’immobile figura nel Catastico veneto (1775) come un fabbricato a due piani il cui fronte sud è caratterizzato da un ingresso centrale e da due finestre su entrambi i lati e ad est, sul fianco contiguo alla strada, presenta due finestre sui due livelli del fabbricato.
I successivi catasti napoleonico (1808-1810) ed austriaco (poi austro-italiano) individuano un immobile frazionato in tre parti, ciascuna delle quali con un’area scoperta di competenza.
Girolamo Matteotti, padre di Giacomo, diventa unico proprietario dell’immobile nel 1895.
Si può datare ai primi decenni del Novecento l’ampliamento dell’edificio stesso a ovest con la loggia costituita da pilastri in calcestruzzo, usata per deposito di attrezzi (ora ingresso alla Casa-Museo), e con la costruzione di una terrazza con balaustra decorata, sempre in calcestruzzo, al primo piano.
Le caratteristiche architettoniche sono quelle di una villa di campagna: organizzazione tripartita degli ambienti, costituita dal salone centrale, dalle stanze ubicate nelle ali laterali e dal vano scala di collegamento tra i piani. I tre livelli dell’edificio sono scanditi dalle finestre dei vari piani, presenti con aperture ottagonali o rettangolari anche nel piano secondo-sottotetto, su tutti i lati del fabbricato.
L’uso della pietra è presente nella facciata a sottolineare l’apertura ad arco a tutto sesto della porta a piano terra e al primo piano che apre su un terrazzino, nonché sui davanzali delle finestre dei fronti nord e sud.
Con il lavoro di restauro sono stati inseriti, ad ovest del corpo centrale, le scale di sicurezza e l’ascensore. Tutti i prospetti sono distinti da una cornice grecata realizzata con elementi prefabbricati in calcestruzzo, posta in corrispondenza del solaio del piano secondo a fungere da marcapiano. Il tetto a padiglione presenta una cornice di mattoni intonacata che forma una decorazione di coronamento superiore. Sui fronti nord e sud emergono i quattro camini principali.

Il parco

Il parco, con il viale di accesso alla Casa-Museo, è vincolato per il suo valore memoriale di paesaggio rurale e presenta sul lato sinistro piante autoctone (pioppi cipressini, platani) mentre sul lato opposto piante alloctone (pini, abeti, sequoie).

In questa casa, Giacomo vive con i genitori, la moglie Velia Titta (1890-1938) sposata con rito civile a Roma nel 1916 e con i figli nati dalla loro unione, Giancarlo (1918-2006), Matteo (1921-2000), entrambi politici nelle file del socialismo democratico, ed Isabella (1922-1994).
Nel salone centrale al pianterreno fu allestita la camera ardente di Giacomo Matteotti, dopo l’arrivo in treno della sua bara alle prime luci dell’alba del 21 agosto 1924 e da qui è partito il corteo funebre fino al cimitero locale, dove è stato sepolto.
La Casa-Museo è sede dell’annuale cerimonia di commemorazione dell’assassinio di Giacomo Matteotti, di una mostra documentaria, fotografica e giornalistica (anche in formato digitale) relativa alla vita e alla tragica morte del deputato, nonché di manifestazioni pubbliche, atte ad approfondire la conoscenza di questo protagonista della storia italiana del primo Novecento, paladino della democrazia, della libertà di pensiero, della giustizia sociale.

La Casa è dotata di attrezzature multimediali che consentono al visitatore di avvicinare da molteplici punti di vista la figura di Matteotti e l’ambiente in cui visse. Il visitatore, inoltre, può utilizzare un tavolo interattivo che permette di leggere tutti gli scritti di Matteotti, i suoi discorsi politici, numerose testate giornalistiche dell’epoca e documenti sulle condizioni del Polesine tra Ottocento e Novecento.

Con la legge 213/2017 la Casa è stata elevata a Monumento nazionale.

E’ riconosciuta come Museo di rilevante interesse regionale in base all’art.7 della legge 50/1984 della Regione Veneto.

Maria Lodovica Mutterle

(…) Rientrare in queste stanze dove ho passato con te le prime emozioni, mi dà una grande melanconia che non posso ancora vincere. Mi sembra sempre di vederti in tinello o nell’orto e di poterti aspettare come allora. I bambini mi domandano continuamente dove tu sei (…)
Lettera di Velia a Giacomo, Fratta Polesine, 16 maggio 1923

Il giardino

Il Giardino, vincolato dalla legge istitutiva della Casa Museo (2004) come frammento paesaggistico memoriale è uno spazio verde da conoscere e da vivere nel cuore di Fratta Polesine, grazie al censimento svolto nel giugno 2018, nell’ambito di un percorso di Alternanza Scuola Lavoro conferito dal Comune di Fratta Polesine all’Istituto Tecnico Agrario “Ottavio Munerati” di S. Apollinare di Rovigo, diretto dalla prof.ssa Isabella Sgarbi.

Lo studio e l’analisi delle piante presenti nella parte antistante e laterale dell’edificio, svolto da Sabrina Piana e Chiara Bianchi, coordinate dai professori Luca Marchetti e Luisa Tibaldo, ha permesso di censire scientificamente 51 piante appartenenti a 24 specie diverse, alcune delle quali presenti in più esemplari: Bagolaro (Celtis australis L.), Sequoia (Sequoia sempervirens Lamb.), Abete rosso (Picea abies L.), Tiglio nostrano (Tilia platyphillas S..), Pioppo cipressino (Populus nigra italila L), Platano (Platanus acerifolia A.), Acero campestre (Acer campestre L.), Robinia (Robinia pseudoacacia L.).

Dall’analisi visiva, possiamo sottolineare la maestosità e l’antichità di 3 piante di cui due all’entrata, di fianco al cancello (num. 18 Tiglio nostrano e 19 Pioppo cipressino) ed un grande e maestoso Pioppo nero – num. 47, situato a fianco all’entrata della Casa Museo.

A ulteriore supporto dei visitatori, per una migliore e più semplice lettura del parco, si può consultare all’interno della Casa una planimetria degli esemplari censiti rappresentati graficamente e, per apprezzarne la bellezza, passeggiare nel verde e sostare sulle panchine che arredano il viale di ingresso.

Il parco come la casa, quindi, diventa un tassello importante della narrazione della vita privata della famiglia di Giacomo Matteotti.

Visita

La Casa-Museo Giacomo Matteotti permette di immergersi nella vicenda umana e politica di un grande protagonista della storia italiana del Novecento, nativo di Fratta Polesine, al cui ambiente è legato anche per la maturazione del suo impegno politico.
La legge 20 dicembre 2017, n. 213 ha riconosciuto la Casa-Museo monumento nazionale per l’alto valore storico-politico che rappresenta.
L’archivio Matteotti e la biblioteca, tranne pochi libri, sono stati trasferiti molto tempo fa, prima del restauro dell’immobile, presso la Fondazione di studi storici Filippo Turati di Firenze.
Il Museo è ricavato all’interno di quella che fu, a partire da fine Ottocento, la residenza della famiglia Matteotti. La villa, ora di proprietà dell’Accademia dei Concordi di Rovigo, per lascito testamentario dei figli del parlamentare socialista, è stata restaurata e trasformata in museo, ma conserva rigorosamente la struttura, la divisione degli spazi e il mobilio del tempo in cui vi abitò Giacomo Matteotti.
Quando fu ritrovata la sua salma poco lontano da Roma, nel mese di agosto del 1924, la bara fu riportata a Fratta ed esposta nella sala a piano terra – ben visibile in questo sito – prima della partenza del funerale per il locale cimitero.
Tutto, insomma, in questi ambienti, ricorda la vita e la morte di un padre della nostra democrazia, che merita di essere conosciuto soprattutto dalle generazioni più giovani.

Orari apertura

Dal 1° novembre al 28 febbraio – Sabato, domenica e festivi
09.30-12.30 / 15.00-18.30

Dal 1° marzo al 31 ottobre – Sabato, domenica e festivi
10.00-12.30 / 15.00-19.00

Visite guidate (per singoli visitatori)
ore 10.00 e ore 17.00

Aperture straordinarie
6 gennaio, 1° novembre, lunedì dell’Angelo, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno, 15 agosto, 8 dicembre e il 26 dicembre;
La Casa-Museo è chiusa il 25 dicembre e il 1° gennaio

Gruppi e scolaresche, su prenotazione, possono concordare aperture straordinarie infrasettimanali, visite guidate tematiche e percorsi didattici differenziati.

Appuntamenti tematici verranno organizzati in occasione di specifiche ricorrenze legate alla storia del personaggio e della città di Fratta Polesine.

Biglietteria

Biglietto intero: € 3.00
Biglietto ridotto: € 1.50 soci FAI – soci TCI – under 18 – gruppi superiori a 25 persone;
Biglietto gratuito: bambini sotto i 6 anni – giornalisti con tesserino – diversamente abili e loro accompagnatori – guide e accompagnatori turistici autorizzati se in accompagnamento ad un gruppo – residenti a Fratta Polesine – personale docente delle Istituzioni scolastiche o universitarie, accademie, istituti di ricerca e di cultura italiani ed esteri se in accompagnamento ad un gruppo di studenti.

Galleria fotografica

Dove Siamo

Casa-Museo Giacomo Matteotti
Via Ruga 3
45025 Fratta Polesine (RO)

Come arrivare

Da Padova e da Bologna
Autostrada A13 uscita Rovigo Sud–Villamarzana, proseguire sulla SS 434 Transpolesana in direzione Verona, uscita Villa Badoer–Fratta Polesine

Da Verona e da Rovigo
SS 434 Transpolesana, uscita Villa Badoer–Fratta Polesine

Street View

Contatti

Casa-Museo Giacomo Matteotti
Via Ruga 3
45025 Fratta Polesine (RO)

Per informazioni e prenotazioni:
Aqua S.r.l.
sede di Fratta Polesine
366 3240619
info@casamuseogiacomomatteotti.it

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Per richieste di informazioni siamo a tua disposizione e ti invitiamo a compilare il modulo con i tuoi dati personali. Compilare i campi obbligatori (*).

Comitato Scientifico

Il comitato scientifico elabora annualmente un progetto culturale teso a promuovere lo studio e la conoscenza della figura di Giacomo Matteotti, a valorizzare il patrimonio bibliografico e documentario della Casa-Museo anche con collaborazioni di enti ed associazioni pubbliche e private.

Componenti

Giovanni Boniolo presidente Accademia dei Concordi
Mario Cavriani presidente Associazione Culturale Minelliana
Luigi Contegiacomo già direttore Archivio di Stato di Rovigo
Emilio Franzina Università di Verona
Walter Galbusera presidente Fondazione Anna Kuliscioff
Fausto Merchiori Fondazione Cariparo
Giancarlo Moschin presidente dell’Associazione Matteotti di Rovigo
Maria Lodovica Mutterle direttore Casa-Museo Giacomo Matteotti
Gianpaolo Romanato Università di Padova, presidente Comitato scientifico
Giuseppe Tasso sindaco di Fratta Polesine
Valentino Zaghi storico

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Accademia dei Concordi

<a target="_blank" href="http://www.comune.frattapolesine.ro.it/">Comune di Fratta Polesine</a>

Comune di Fratta Polesine